Rivista online di studi sul teatro antico - CLASSE A
La sezione accoglie contributi che affrontano con diversità di metodologie questioni inerenti l'esegesi dei testi teatrali (anche frammentari) greci e latini. Ne discende una molteplicità di chiavi di lettura, diversamente orientate in senso filologico-linguistico, drammaturgico, antropologico, storico-letterario.
Una lunga fedeltà
Michele Napolitano
Cratinus' Cyclops - and Others
S. Douglas Olson
Appunti sugli "Adulatori" di Eupoli
Leonardo Fiorentini
Utopie antiche (e moderne) tra commedia e filosofia
Olimpia Imperio
Tasse, redditometri e evasori in Difilo
Lidia Di Giuseppe
Due aspetti della "anagnorisis" in Terenzio
Licinia Ricottilli
Agli inizi del Novecento, dopo secoli di silenzio, rifiorirono le rappresentazioni di testi classici greci e latini in alcuni teatri antichi, specialmente in Italia dove il fenomeno ebbe inizio. Da allora in poi le tragedie e le commedie dell'antichità, i loro rifacimenti e le loro reinvenzioni, hanno messo solide radici nella moderna cultura teatrale fino a ridestare l'interesse del pubblico universale. Questa sezione di Dionysus ex Machina si propone di portare all'attenzione degli studiosi le rappresentazioni dei testi classici dell'antichità occidentale ma anche il ricco fermento che intreccia gli studi filologici al lavoro nel teatro materiale di attori, registi, scenografi, traduttori e spettatori specializzati.
En mon païs...
Ferdinando Taviani
Vicende storiche e ricostruzione virtuale dell'acustica del "theatrum tectum" (o "odeo") di Pompei
Gino Iannace, Stefano Mazzoni
Danzare la regalità
Stefano Mazzoni
«Iocosi intermedii»
Domenico Giuseppe Lipani
Dialogo con Emma Dante
Caterina Barone
La sezione ospita contributi scientifici sugli edifici teatrali antichi, sul contesto culturale e urbano in cui si inserivano, sulle testimonianze iconografiche e sulla teatralizzazione di siti archeologici e strutture museali.
Come il teatro, sin dalle prime esperienze della cultura greca, il cinema aspira a «dominare il tempo e le memoria» (Edgar Reitz), con un suo specifico linguaggio. Al centro degli interventi e delle riflessioni della sezione sarà il cinema che vuole immaginare, incontrare, riprodurre, interpretare il mondo antico.
La sezione raccoglie documenti dal mondo della scuola e dell'università, in un'ottica di confronto tra approcci differenti al teatro antico: propone quindi interventi di taglio diverso, dedicati alla riflessione sui filoni della ricerca, alla presentazione di metodologie e tradizioni scientifiche e didattiche, come di esperienze laboratoriali e progetti di messa in scena.
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