L’ANTICO SULLA PAGINA E SULLO SCHERMO (NEL 1908)
DEM2014170520
Raffaella Viccei
Abstract
L’articolo si propone di illustrare i legami tra il romanzo The last days of Pompeii, di E. Bulwer-Lytton (1834), l’immagine dell’antico diffusasi nel corso dell’Ottocento e agli inizi del Novecento attraverso i romanzi storici, le arti figurative e decorative di gusto classicista e il melodramma, e la rielaborazione che di questo immaginario viene operata nella nascente “decima musa” dal caposaldo del genere peplum: Gli ultimi giorni di Pompei, del 1908. Vengono dunque dapprima presi in esame la genesi del romanzo, il suo successo e il suo impatto sulle arti figurative europee nel corso dell’Ottocento, la sua fortuna in Italia e la sua diffusione nell’editoria e nell’illustrazione popolare, la sua ripresa nel melodramma e la circolazione di figure e ambientazioni tratte dal romanzo nella pittura “neopompeiana” italiana; poi vengono analizzate le forme della narrazione e della messa in scena del film del 1908; infine sono individuati e messi in luce i puntuali modelli figurativi, classici o classicisti, cui si ispira l’opera cinematografica e che da essa verranno divulgati.
The aim of this article is to show the connection between the novel The last days of Pompeii by E. Bulwer-Lytton (1834), the widespread image of antiquity during the 19th century and at the beginning of 20th century by means of the historical novels, classicist taste art work and decorative art and melodrama, and the re-elaboration of this image that was carried out by the peplum genre cornerstone in the rising of “decima musa”: Gli ultimi giorni di Pompei (1908). First the genesis novel is examined, its success and influence on 19th century European figurative art, its fortune in Italy and its widespread diffusion into popular publishing and picture, its revival by the melodrama and the circulation of characters and settings from the novel to the “Neo-pompeian” italian painting; then the 1908 movie narrative forms and staging are analyzed; finally it will be highlighted the classical or classicist punctual figurative models that inspired the cinematographic work and that will be spread soon after from it.
Didascalie delle immagini
Fig. 1. Frontespizio dell’edizione Greco e Valsecchi (1870).
Fig. 2. Capolettera decorato dall’edizione Greco e Valsecchi (1870).
Figg. 3-5. Illustrazioni dell’edizione Greco e Valsecchi (1870), di Vespasiano Bignami: Jone; Nydia percossa dalla sua padrona; la «saga del Vesuvio» nel suo antro.
Figg. 6-8. Illustrazioni dell’edizione La Cisalpina (1901), alcune delle quali riprendono, semplificandole, quelle di Vespasiano Bignami del 1870.
Fig. 9. Copertina dell’edizione Bideri (1902).
Fig. 10. Illustrazione dell’edizione Bideri (1902), che riproduce la parte sinistra del quadro di Camillo Mioli, Il fatto di Virginia.
Fig. 11. Copertina a colori dell’edizione della Società Editoriale Milanese (1906).
Fig. 12. Illustrazione dell’edizione della Società Editoriale Milanese (1906), che riprende l’analoga immagine di Bignami del 1870.
Fig. 13. Fotogramma dal I quadro del film.
Figg. 14 a-b. Fotogrammi dal VII quadro del film: la follia di Glauco.
Fig. 15. Fotogramma dal VI quadro del film: Nydia nell’antro della «saga del Vesuvio».
Fig. 16. Fotogramma dall’XI quadro del film: un peristilio della casa di Jone durante l’eruzione.
Figg. 17 a-e. Fotogrammi in sequenza dal X quadro: nell’anfiteatro.
Fig. 18. Fotogramma dal I quadro.
Fig. 19. Fotogramma dal III quadro: la casa di Glauco.
Fig. 20. Federico Maldarelli, Ione e Nidia.
Fig. 21. Fotogramma dal II quadro: Nydia è percossa dalla sua padrona.
Fig. 22. Fotogramma dal X quadro: un gladiatore saluta la folla.
Fig. 23. Fotogramma dal X quadro: Glauco e i cristiani nell’arena.
Fig. 24. Fotogramma dall’ultimo quadro (XIV): «la pace di un cuore nobile».
Fig. 25. Fotogramma dall’VIII quadro: il tempio di Iside.
Fig. 26. Foto di scena: il tempio di Iside (da Bernardini 1996).
Fig. 27. Fotogramma dal IV quadro: la casa della «greca Jone».
Fig. 28. Foto di scena del IV quadro (da Bernardini 1996).
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