DEM201967096566
Stefano Jedrkiewicz
Abstract
In Aeischylus’ Persians, Xerxes is overall described as an incompetent, irresponsible and self-damaging ruler, an utter disgrace to himself and to his kingdom. His “religious fault” consists in his overall inability to rule Persia according to the objectively just and necessary modalities that are as such required by divinity. The grotesque final scene only confirms this negative characterization. Xerxes refuses to understand the deep reasons for his failure, shows no intention to share the grief of his subjects, and only strives to keep them in full submission. The audience may be led to sympathize with the Persian people, but certainly not with their leader.
Nei Persiani di Eschilo, Serse è nel complesso descritto come un governante incompetente, irresponsabile e autolesionistico, rovinoso per sé stesso e per il suo regno. La sua “colpa religiosa” consiste nella sua incapacità politica di reggere la Persia in modi obiettivamente necessari e giusti, in quanto tali richiesti dalla divinità. La scena finale è grottesca e non fa che confermare questa caratterizzazione negativa. Serse rifiuta di comprendere i motivi profondi del suo fallimento, non mostra alcuna intenzione di condividere il lutto dei suoi sudditi e si adopera soltanto a mantenerli in suo pieno potere. Il pubblico può essere indotto a simpatizzare per il popolo persiano, ma non certo per il suo duce.
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