DEM2013129319
Ferdinando Taviani
Abstract
Il titolo si riferisce a un tipo di pesce che non si caratterizza per l’appartenenza a una specie più o meno pregiata. Pesci piccoli, disparati, crostacei di poco valore che rimangono impigliati nelle reti della pesca a traino. Un cibo umile, poco costoso, ma di ottima qualità. Accomunato da nulla di intrinseco, ma dalle circostanze. Il paradigma del “teatro di paranza” viene qui indicato per pensare il teatro negli anni della Grande Recessione e dell’Indifferenza: senza cedere al pessimismo e senza lasciarsi sedurre da alcune delle grandi conquiste del teatro del Novecento.
The title refers to a type of fish which is not characterised as belonging to a more or less fine species: small, diverse fish, crustaceans of little value, getting caught in trawls. Humble, low-priced food of the finest quality, joined by nothing intrinsic but circumstances. The paradigm of “trawler-theatre” is here suggested to reflect the theatre during the years of the Great Recession and Indifference: without surrendering to pessimism and without letting oneself be seduced by some of the great conquests of Twentieth-century theatre.
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