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L’ombra del mostruoso. Una analisi della caratterizzazione ‘teratologica’ di Medea in Euripide, Esiodo e Apollonio Rodio

DEM201847304310

Pietro Li Causi


Abstract 

Is Medea a monstrous entity? And if she is, to what extent?
In attempting to answer these questions, this paper will focus on the representative strategies adopted by Euripides’ Medea, Hesiod’s Theogony and Apollonius Rhodius’ Argonautica. These authors never use the explicitly marked vocabulary of monstrosity in the characterization of the heroine; however, the paper will show how a veiled ‘teratological’ connotation of Medea is always latent in their texts.


È possibile parlare di Medea come di un ‘mostro’? Ed eventualmente in che misura?
Nel tentare di rispondere a queste domande, il presente contributo si concentrerà sulle strategie rappresentative messe in atto nella Medea di Euripide, nella Teogonia di Esiodo e in un episodio delle Argonautiche di Apollonio Rodio. Più in particolare, si mostrerà come in questi testi, sebbene il lessico esplicito della mostruosità non venga mai esplicitamente adoperato, una velata connotazione ‘teratologica’ di Medea rimanga sempre latente.


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