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“Le Latin s’en va-t-en guerre”

IL “BELLUM GRAMMATICALE” SULLA SCENA: DALLA TRATTATISTICA ALLA PERFORMATIVITÀ

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Onelia Bardelli


Abstract 

In un’epoca in cui l’insegnamento del latino e, più in generale, delle materie classiche è oggetto d’incessante dibattito relativamente alle modalità e talvolta all’utilità, il Bellum Grammaticale di Andrea Guarna è un’antica risposta a problematiche sempre attuali. L’approccio del Guarna si dimostra innovativo: superando i rigidi schemi didattici del suo tempo, pur mantenendone inalterati i contenuti, egli ha costruito una grammatica della lingua latina sotto forma di racconto, servendosi della metafora narrativa bellica, attualissima nell’immaginario collettivo del Cinquecento. Il Bellum Grammaticale, forte della popolarità ottenuta, giunge anche a solcare le scene dei teatri europei a meno di un secolo dalla sua pubblicazione: viene, infatti, rappresentato all’Università di Oxford alla presenza della regina Elisabetta I, nel 1592. E un’altra Università ha recentemente ospitato la messa in scena dell’opera: a Strasburgo, infatti, il laboratorio didattico-teatrale “l’Antico fa testo” di Siena, diretto da Donatella Puliga e Francesco Puccio, ha riproposto una nuova versione del Bellum. L’articolo mira ad illustrare le problematiche e le soluzioni adottate per la rappresentazione di un’opera cinquecentesca in latino e sull’insegnamento del latino, alla luce della moderna riflessione sull’antropologia teatrale. 


In un’epoca in cui l’insegnamento del latino e, più in generale, delle materie classiche è oggetto d’incessante dibattito relativamente alle modalità e talvolta all’utilità, il Bellum Grammaticale di Andrea Guarna è un’antica risposta a problematiche sempre attuali. L’approccio del Guarna si dimostra innovativo: superando i rigidi schemi didattici del suo tempo, pur mantenendone inalterati i contenuti, egli ha costruito una grammatica della lingua latina sotto forma di racconto, servendosi della metafora narrativa bellica, attualissima nell’immaginario collettivo del Cinquecento. Il Bellum Grammaticale, forte della popolarità ottenuta, giunge anche a solcare le scene dei teatri europei a meno di un secolo dalla sua pubblicazione: viene, infatti, rappresentato all’Università di Oxford alla presenza della regina Elisabetta I, nel 1592. E un’altra Università ha recentemente ospitato la messa in scena dell’opera: a Strasburgo, infatti, il laboratorio didattico-teatrale “l’Antico fa testo” di Siena, diretto da Donatella Puliga e Francesco Puccio, ha riproposto una nuova versione del Bellum. L’articolo mira ad illustrare le problematiche e le soluzioni adottate per la rappresentazione di un’opera cinquecentesca in latino e sull’insegnamento del latino, alla luce della moderna riflessione sull’antropologia teatrale. 


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