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L’antico fa testo. Tra antropologia teatrale e antropologia del mondo antico. (Università di Siena)

DEM2012109618

Francesco Puccio


Abstract 

Argomento di questo intervento è una riflessione sullo stato del dramma antico e sulla possibilità che esso ha, ancora oggi, di costituire una forma di teatro rappresentabile e fruibile da un pubblico sempre più distratto da altre forme di comunicazione. 
Ma è anche il racconto di un’attività di ricerca che, partendo da tale riflessione, ha dato origine al progetto “L’antico fa testo”, diretto dalla professoressa Donatella Puliga, docente del Centro Interdipartimentale di Studi Antropologici sul Mondo Antico dell’Università di Siena. L’attività ha previsto l’allestimento di un articolato laboratorio finalizzato alla creazione di una drammaturgia originale, costituendo uno strumento didattico all’interno del percorso di studi universitario e un’occasione nuova di dialogo con i classici, al di là dei libri e delle aule. L’esperienza svolta è nata da una riflessione di metodo duplice: sull’antropologia del mondo antico da un lato e sull’antropologia teatrale dall’altro. L’attività si è svolta per tutto il corso del 2011 e ha visto coinvolti circa venti tra studenti e dottorandi della Facoltà di Lettere e del Centro di Antropologia del Mondo Antico dell’Università di Siena. 
Il progetto si è articolato in tre fasi distinte: 
L’antico fa traduzione. Realizzazione di un laboratorio didattico di traduzione dal greco e dal latino, con una riflessione antropologica sul concetto di “traduzione”. 
L’antico fa scrittura. Rielaborazione in chiave teatrale dei testi prodotti in fase di traduzione. 
L’antico fa teatro. Messa in scena teatrale della drammaturgia realizzata. 
A conclusione dell’intero percorso, con una parte degli allievi, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storico-artistici di Siena e con Annamaria Guiducci, direttrice della Pinacoteca Nazionale di Siena, il 15 dicembre 2011, è stato allestito lo spettacolo Babel 011. Storia collettiva di cosmocaos, per la regia di Francesco Puccio.


Main Topic of this article is a reflection on the state of the ancient drama and the possibilities that it has, even today, to establish a form of theater still represented and enjoyed by an audience increasingly distracted by other forms of communication. But it is also the story of a research activity that, starting from this reflection, has created the “L’antico fa testo” project directed by Donatella Puliga, professor at the University of Siena’s Center for the Study of Anthropology and the Ancient World. The project’s activities include the preparation of an articulate laboratory aimed at creating works of original play-writing which has become an important didactic instrument. In fact, it provides the opportunity for students to interact with the Classics beyond books and classrooms. This experience derives from a twofold reflection on the anthropology of the ancient world on the one hand one, and the relationship between anthropology and the theater on the other. The activities took place throughout the last year and they involved about twenty students and PhD students of the Faculty of Letters and the Centre for Anthropology of the Ancient World (University of Siena). 
The project has been divided into three distinct phases: 
Translation. Creation of a workshop with the intent of translating from ancient Greek and Latin, while reflecting on the anthropological concept of “translation”. 
Script-writing. Reworking of the theatrical texts produced during the translation laboratory. 
The play. Theatrical staging of the drama written in the course of the above mentioned laboratory. 
At the conclusion of the project the show Babel 011. Storia collettiva di cosmocaos was organized on December 15th, 2011 by the students and directed by Francesco Puccio, in collaboration with the Superintendence of Artistic and Historical heritage of Siena and Annamaria Guiducci, director of the Pinacoteca Nazionale in Siena.


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