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Andrea Giannotti: The πόλις between Fear and Respect. A Reassessment of Menelaus’ Speech in Sophocles’ Ajax

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Andrea Giannotti


Abstract 

Within Sophocles’ Ajax, Menelaus is generally regarded as an unsympathetic, authoritarian, and typically Spartan character. Indeed, scholars have often treated him as a common despotic ruler who, despite his wise words about civic order, was inevitably hated by the audience. The first part of this paper contextualises Menelaus’ speech on the principles of fear of and respect for the law within the πόλις, suggesting it was actually a rather legitimate statement which included universally shared (i.e. Panhellenic) political views paralleled by several fifth- and fourth-century BC historical, philosophical and literary sources. While appreciating Sophocles’ technique in portraying ‘negative’ mythological figures and assigning ‘positive’ features, the second part of this discussion analyses the resulting conflict between the particular situation of the tragic world and the universal principle of fearing and respecting the law, which may have led the audience to wonder about the possible injustices ensuing from the creation of a world governed by such an extreme and prevailing principle theorised by Menelaus.


 Nell’Aiace sofocleo Menelao è generalmente considerato come un personaggio sgradevole, autoritario e tipicamente spartano. Infatti, molti studiosi hanno spesso trattato il suo personaggio come un classico governatore dispotico che, nonostante le sue sagge parole sull’ordine civico, era indiscutibilmente odiato dal pubblico. La prima parte di questo contributo contestualizza la tirata di Menelao sui princìpi di paura e rispetto della legge all’interno della πόλις, suggerendo quanto questo, in realtà, fosse un discorso piuttosto legittimo che includeva visioni politiche universalmente riconosciute (i.e. panelleniche), delle quali si ritrovano paralleli in fonti letterarie, filosofiche e storiche di V e IV secolo a.C. Nell’apprezzare la tecnica sofoclea di raffigurare personaggi mitologici “negativi” e conferire loro caratteristiche “positive”, la seconda parte della discussione analizza la risultante tensione (tra la situazione particolare del mondo tragico e la necessità universale della paura/rispetto della legge) che avrebbe potuto lasciare il pubblico con importanti quesiti nel considerare le potenziali ingiustizie dovute alla creazione di un mondo retto dal principio così estremo e dominante teorizzato da Menelao. 


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