DEM2010111
Alan H. Sommerstein
Abstract
Prendendo le mosse da un riferimento alla siciliana Imera in uno dei testi eschilei (fr. 25a), intitolati Glauco, questo contributo analizza come entrambe le tragedie rappresentate assieme ai Persiani nel 472 a.C. contenevano riferimenti profetici alle guerre persiane e puniche del 480/479 – il Fineo all’affondamento della maggior parte della flotta persiana a Capo Sepias a causa di una bufera da nord-est (in risposta alle preghiere degli Ateniesi a Borea e Orizia, i cui figli avevano salvato Fineo dalle Arpie) e il Glauco Potnieo a Imera e probabilmente anche a Platea o alle sue conseguenze (quando l’esercito greco aveva marciato su Tebe via Potnie). I tre testi assieme possono quindi costituire una trilogia sulle Guerre Persiane. Vengono messi in luce alcuni altri collegamenti tematici, precedentemente non evidenziati. Il dramma satiresco, Prometeo portatore di fuoco (come dovrebbe essere chiamato), potrebbe senza difficoltà rinviare allo stesso tema per via del rogo di Atene (sede dell’unico culto importante di Prometo). Viene anche valutato come considerare in questo modo la produzione eschilea del 472 possa gettare luce sulla relazione tra la produzione stessa e le precedenti rappresentazioni sulle Guerre Persiane di Frinico.
Starting from a reference to Sicilian Himera in one of Aeschylus’ Glaucus plays (fr. 25a), this paper argues that the tragedies produced together with Persians in 472 BC both contained prophetic references to the Persian and Punic wars of 480/79 – Phineus to the wrecking of much of the Persian fleet at Cape Sepias by a north-easterly gale (answering the Athenians’ prayers to Boreas and Oreithyia, whose sons had saved Phineus from the Harpies) and Glaucus of Potniae to Himera and possibly also to Plataea or its aftermath (when the Greek army had marched on Thebes via Potniae). The three together can thus be seen as constituting a Persian War trilogy, and some other previously unnoticed thematic links between them are pointed out. The satyr-drama, Prometheus Pyrphoros (as it should be called), could without difficulty have been linked to the same theme via the burning of Athens (home of the only major cult of Prometheus). It is considered what light this view of Aeschylus’ 472 production may throw on the relationship between it and the earlier Persian War play(s) of Phrynichus.
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