DEM201176617
Elisabetta Matelli
Abstract
In queste pagine l’autrice descrive, come in una sorta di diario, il percorso didattico del Laboratorio di Drammaturgia antica, iniziato nell’a.a. 2002-2003 in Università Cattolica di Milano, che ha sempre portato – nel corso di ogni anno accademico – alla creazione di uno o più eventi teatrali, dalla diversa importanza a seconda delle risorse disponibili, ma sempre basati su un serio studio del testo antico e della sua drammaturgia. Ogni messa in scena corrisponde a una ipotesi interpretativa, sperimentata e verificata in presenza del pubblico. “Fare teatro” in ambito universitario implica finalità, metodi e mezzi specifici. Nella prima parte si presentano sia le circostanze concrete che hanno permesso l’inizio del Laboratorio, sia le ragioni che l’hanno motivato (riflessioni di natura intellettuale e spinte ideali). Segue una descrizione delle specifiche finalità del Laboratorio di Drammaturgia antica (B) e del sistema laboratoriale (C), che viene presentato nella sua complessità “sistemica” costituita da elementi tra di loro interdipendenti e tutti necessari: organizzazione didattica (C 1a), metodo didattico (C 1b), organizzazione e rappresentazione degli spettacoli (qui descritti sinteticamente in una scheda riassuntiva: C 2a-b), risorse economiche (C 3), spazi per la didattica, per gli spettacoli, inoltre per il magazzinaggio degli oggetti scenografici (C 4a-b), comunicazione degli eventi (C 5), pubblicazioni scientifiche dei partecipanti al Laboratorio di Drammaturgia antica (C 6). L’autrice presenta al fianco dei successi anche gli aspetti problematici di questa macchina organizzativa che ha come fine rappresentazioni teatrali di un dramma antico capaci di emozionare il pubblico contemporaneo. Nelle Conclusioni (D) si tirano le fila degli otto anni di esperienze facendo emergere gli aspetti di positività e di forza attraverso le quali si spera di poter continuare a costruire, nonostante le difficoltà, anche una futura storia del Laboratorio, con l’auspicio che possano essere utili anche per chi volesse intraprendere altre sperimentazioni del genere.
In this paper, the author describes the activities of the Classical Dramaturgy Workshop organized by Università Cattolica di Milano since 2002-2003. Every year, this workshop has led to the organization of one or more theatrical events at various levels, depending on the available resources, but always with a focus on an in-depth study of the classical text and of its dramaturgy. Every performance corresponds to an interpretation, experimented and verified in front of the audience. “Doing theatre” at academic level implies specific aims, methods and tools. In the first part of the paper, the author explains the circumstances that allowed the organization of the workshop and the reasons behind it (intellectual reflections and ideal motivations). In the second part, the author describes the specific aims of the Classical Dramaturgy Workshop (B) and of the workshop system (C), whose “systemic” complexity is explained. In fact, the workshop system is constituted by a series of interdependent elements, all of which are necessary for its functioning: didactic organization (C 1a), didactic methods (C 1b), organization and performance of the play (here described in a summary table: C 2a-b), economic resources (C 3), spaces for teaching, performing and storing set design objects (C 4ab), events advertising (C 5), scientific publications of the workshop participants (C 6). The author describes not only the successes, but also the problematic aspects of this workshop, which aims at organizing theatrical performances of classical plays able to reach the contemporary audience. In the Conclusions (D), the author summarizes the eight years of experience, highlighting the positive aspects thanks to which it will hopefully be possible to keep on organizing the workshop also in the future, despite all the difficulties, in the hope that these experiences will be useful for others who might want to undertake similar efforts.
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