DEM2012102518
Roberto Mario Danese
Abstract
Bertrand Bonello riscrive cinematograficamente il mito di Tiresia nell’omonimo film uscito nel 2003. L’azione è ambientata nella Parigi contemporanea. Tiresia è un affascinante transessuale brasiliano che vive le sue notti tra le ombre del Bois de Boulogne, mentre Terranova è uno strano esteta, in cerca della bellezza perfetta e ideale, che rapisce e poi acceca Tiresia. Nella seconda parte del film Tiresia, interpretato da un attore diverso, viene accudito da una ragazza di campagna muta; egli sviluppa a poco a poco il dono della preveggenza, ma è perseguitato da un prete cattolico, interpretato dallo stesso attore a cui era stato afidato il ruolo di Terranova. Il mito antico diventa un modello complesso sul quale Bonello costruisce il suo racconto cinematografico, tra l’altro basato su importanti richiami fra elementi della fotografia, del montaggio, frequenti allusioni ad altri “testi” cinematografici e così via. Le fonti letterarie del mito si mescolano con tematiche del Simposio di Platone, per arrivare ad una originale costruzione narrativa. Le duplicazioni di ruoli ed attori rappresentano invece la diverse vite del vate tebano, fino alla sua morte. La colonna sonora, infine, è intensa, significativa e strettamente legata alle immagini: vi si trovano musiche originali, temi dalla Settima Sinfonia di Beethoven, gospels interpretati da Odetta.
Bertrand Bonello retells the myhtical story of Tiresia in a movie released in 2003 called Tiresia. The action is set in contemporary Paris. Tiresia is a fascinating brazilian transexual, who spends his nights among the shadows of the Bois de Boulogne. Terranova is a curious aesthete, looking for the perfect and ideal beauty, who kidnaps and blinds Tiresia. In the second part of the movie, Tiresia, performed by a different actor, received some care by a dumb country girl. Then he slowly developes the gift of premonition and he is persecuted by a catholic priest, performed by the same actor who played the role of Terranova first. The ancient myth becomes a complex pattern on which Bonello builds a filmic story also based upon important connections among elements of cinematography, editing, frequent hints to other cinematic “texts” and so on. The literary sources of the myth are blended with themes from Plato’sSymposium up to an original narrative recostruction. Duplications of roles and actors represent the various lives of the Theban vate until his death. The sountrack is intense, meaningful and closely related to images: it includes original music, themes from the 7th Symphony of Beethoven, gospels sung by Odetta.
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