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“Domani nella battaglia parla con me”. Racconto della messa in scena del “Bellum Grammaticale” di Andrea Guarna all’Educandato Statale “Agli Angeli” di Verona

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Francesco Puccio


Abstract 

Obiettivo di questo contributo è il racconto dell’esperienza didattica e teatrale realizzata presso l’Educandato Statale “Agli Angeli” di Verona nell’ambito del progetto “L’antico fa testo”, nato all’interno del Centro Interdipartimentale di Studi Antropologici sul Mondo Antico dell’università di Siena, diretto dalla professoressa Donatella Puliga e da me coordinato nella parte registica e drammaturgica. Il progetto ha previsto fin dall’inizio l’allestimento di articolati laboratori universitari di traduzione, di scrittura creativa e di messa in scena teatrale. L’idea è stata poi quella di estendere questa esperienza di lavoro anche alla realtà scolastica, per offrire agli studenti delle scuole superiori una concreta possibilità di apertura nei confronti del mondo antico. Da queste suggestioni è nato, così, il progetto sulla messa in scena dell’opera latina dell’umanista Andrea Guarna, La Guerra grammaticale. L’opera non è un manuale di grammatica, ma una grande finzione scenica su un teatro di guerra dove ad affrontarsi non sono gli uomini, ma le parti del discorso. Protagonisti dello scontro, infatti, sono il Verbo Amo e il Nome Poeta. Una guerra per gioco, contro la pedanteria didattica, ma anche uno strumento per ripensare le forme di comunicazione dell’antico. Il laboratorio teatrale si è svolto presso l’Educandato Statale “Agli Angeli”, con il coordinamento delle professoresse Giovanna De Finis, Barbara Godoli e Lucia Coppari e ha coinvolto 52 studenti. Il progetto, secondo la struttura già sperimentata nell’attività universitaria, è stato articolato in tre fasi distinte: traduzione; rielaborazione drammaturgica; messa in scena teatrale. Questo progetto ha risposto ad un’esigenza reale di dialogo tra mondo antico e parola teatrale e ha costituito, per gli studenti coinvolti nell’iniziativa, un’opportunità concreta di confronto con la rilettura dell’antico in chiave contemporanea. 


The aim of this contribution is to tell the story of the theater workshop organized at the Educandato Statale “Agli Angeli” in Verona within the project “L’antico fa testo”. The project was conceived by the Interdepartmental Centre for Anthropological Studies on the Ancient World at the University of Siena, directed by Professor Donatella Puliga and coordinated by myself for what concerns directing and dramaturgy. Initially, the project was characterized by the organization of articulated workshops of translation, creative writing and theatrical staging at university level. Then, the project was extended to schools, in order to offer students a real chance of getting to know the ancient world. These experiences gave birth to the staging of La Guerra grammaticale, a text by Latin humanist Andrea Guarna. The work is not a grammar handbook, but a work of fiction about a “theatre of war” where the battle is not among people but among words. The protagonists of the war, in fact, are the verb “To love” and the name “Poet”. A war game against pedantry, but also a way to rethink the communication about the ancient world. The theatre workshop was held at the Educandato Statale “Agli Angeli”, it was coordinated by teachers Giovanna De Finis, Barbara Godoli and Lucia Coppari and it involved 52 students. The project, according to the format already tested during the university experience, was divided into three distinct phases: translation, dramatic revision, and theatrical staging. The workshop responded to a real need for dialogue between the ancient world and the theatre, and it represented an opportunity for students to discover a contemporary rereading of the ancient world.


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