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Emulazione e antagonismo nella produzione tragica ateniese

DEM2015190332

Guido Avezzù


Abstract 

The renewed interest in the fragments of both tragic and comic drama texts prompts to reconsider this theatrical production, notoriously characterized by a strong agonistic component, as a privileged space for mutual relations between authors, as well as between authors and the myths from which they derive their subjects. This article sets out from a quantitative analysis of the production of some major tragic writers in order to offer a discussion of the antagonism between playwrights (whether contemporary or not), and illustrate the persistence of dramaturgical paradigms, as well as their contestation, through the analysis of Electra’s self-representation in Aeschylus, Sophocles and Euripides.


Il rinnovato interesse per i frammenti dei testi drammatici greci, sia tragici che comici, sollecita una visione di quella produzione teatrale, notoriamente caratterizzata da una forte componente agonistica, come luogo privilegiato di una ampia gamma di relazioni fra gli autori, e  fra ciascuno di questi e i miti ai quali attinge i propri soggetti. Questo articolo muove da alcuni rilievi quantitativi sulla produttività dei maggiori autori tragici per indirizzarsi poi verso le  forme dell’agonismo fra drammaturghi (contemporanei e non) e illustrare, attraverso l’analisi della auto presentazione di Elettra in Eschilo, Sofocle e Euripide, la persistenza e, non disgiunta da questa, la contestazione di determinati paradigmi drammaturgici.


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