DEM20251360813646
Adelaide Fongoni
Abstract
Among the many instances of mirror scenes in Sophocles’ plays, building on previous studies on the subject, this essay aims to explore two particularly singular episodes in which the tragedian uses a dramaturgical technique to visually show the characteristics and choices of the main character, which are better highlighted through the contrast with a counterpart character. In Antigone and Electra, a dual femininity is represented: each of the protagonists of the two tragedies calls on her sister in search of a confrontation that translates into concrete help.
Through a thematic, linguistic and stylistic analysis of the dialogues between Antigone and Ismene, Electra and Chrysothemis, it should be emphasised how the identity of each is defined through the comparison with her sister, giving voice to two different ways of thinking, one linked to conventions, the other outside the established patterns. This “double mirror” reflects the ambiguity of the tragic world, in which there are no solutions, only difficult choices made necessary by what has happened before.
Tra i molteplici casi di scene speculari presenti nel teatro di Sofocle, il saggio intende approfondire, a partire dagli studi già condotti sull’argomento, l’analisi di due episodi particolarmente singolari nei quali il tragediografo adotta una tecnica drammaturgica volta a mostrare visualmente sulla scena le caratteristiche e le scelte del protagonista, meglio evidenziate attraverso il contrasto con un personaggio omologo. Nell’Antigone e nell’Elettra è rappresentata una femminilità sdoppiata: ciascuna delle protagoniste delle due tragedie chiama in causa la sorella alla ricerca di un confronto che si traduca in un aiuto concreto. Attraverso l’indagine tematica, linguistica e stilistica dei dialoghi tra Antigone e Ismene, Elettra e Crisotemi, si vuole sottolineare come l’identità di ciascuna si delinei grazie al confronto con la sorella, dando voce a due modi diversi di pensare, uno legato alle convenzioni, l’altro al di fuori degli schemi prestabiliti. In questo “doppio specchio” si riflette l’ambiguità del mondo tragico, in cui non ci sono soluzioni, ma solo scelte difficili, rese necessarie da ciò che è accaduto prima.
Scarica l’articolo completo: