DEM20221008910058
Elena Colla
Abstract
After a brief introduction of the debate on the line-attribution of the prologue of Aristophanes’ Birds (ll. 1-163), this contribution focuses on the jackdaw and crow guiding the two Athenians: in the fable genre, they refer to different human types, one being naif, the other crafty and pragmatic – in this work, the first would be impersonated by Euelpides, the latter by Peis(th)etairos. Similarly to masks and costumes, the two birds may have been there to suggest to the audience the character and the role of the two men even before their names had been mentioned. For this reason, if we follow the silver lining from the fable genre and make the association jackdaw-Euelpides and crow-Peis(th)etairos, not only does the paradosis’ line-attribution of the prologue appear to be reliable overall, but also the protagonist’s name is put under a different light.
Dopo una sintesi del dibattito relativo all’interlocuzione della prima parte del prologo degli Uccelli (vv. 1-163),il presente contributoconcentra l’attenzione sugli uccelli-guida dei due ateniesi, taccola e cornacchia: nella produzione favolistica essi adombrano tipi umani differenti, uno ingenuo, l’altro astuto e pragmatico, riconoscibili il primo in Evelpide, il secondo in Pis(t)etero. Come le maschere e i costumi, i due animali potrebbero aver suggerito al pubblico il carattere e il ruolo dei due personaggi, prima ancora che se ne conoscesse il nome. Dunque, seguendo il filo conduttore della favola e associando la taccola ad Evelpide e la cornacchia a Pis(t)etero, non solo l’interlocuzione tradizionale risulta nel complesso attendibile, ma anche il nome del protagonista appare in una luce differente.
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