Rivista online di studi sul teatro antico - CLASSE A
Ad un anno circa dalla morte di Benedetto Marzullo, si è tenuta a Ferrara (27 Ottobre 2017, Dipartimento di Studi Umanistici) una Giornata internazionale di studi (Benedetto Marzullo. Un filologo classico scomodo e “stravagante”), cui hanno partecipato con vivace entusiasmo quasi tutti i numerosi allievi ed alcuni collaboratori e amici.
Il personaggio di Medea raccontato nelle Metamorfosi e nelle Eroidi di Ovidio ispirò molti compositori europei fra Settecento e Ottocento.
Il Cesare della tragedia di Shakespeare si può considerare un tiranno? E Bruto, il più eminente dei congiurati, amava la sua vittima? La psicologia dei principali personaggi dell’opera è analizzata alla luce delle fonti antiche utilizzate da Shakespeare e inquadrata in un discorso cri…
Il Convegno Internazionale Plauto fra testo e scena. Secondo seminario Cesare Questa, promosso dal Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Plautini, ha avuto luogo a Verona nei giorni 14 e 15 mar…
Il paradigma del tiranno e della tirannide attraversa lungo i secoli, dall’Antichità ai giorni nostri, un articolato cammino segnato da rotture e modificazioni di senso.
Ad un anno circa dalla morte di Benedetto Marzullo, si è tenuta a Ferrara (27 Ottobre 2017, Dipartimento di Studi Umanistici) una Giornata internazionale di studi (Benedetto Marzullo. Un filologo classico scomodo e “stravagante”)1, cui hanno partecipato con vivace entusiasmo quasi tutti i numerosi allievi2 ed alcuni collaboratori e amici3. Gli a…
Nel Barbiere di Siviglia di Rossini e Sterbini (Roma, 1816), Rosina, innamorata di Lindoro, credendosi ingannata da lui, rivela al tutore Don Bartolo il piano che era stato predisposto da Figaro, assieme allo stesso Lindoro, per liberarla, mandandolo a monte. Una commedia …
Le Rane risalgono al gennaio del 405: riportarono uno strepitoso successo, né solo sugli altri concorrenti, in verità mediocri. Fu eccezionalmente decretata una nuova rappresentazione della commedia, seduta stante, si deve immaginare, Era piaciuta per la bontà della sua Parabasi: i consigli che vi forniva, in breve temp…
Negli studi plautini è assai frequente il riferimento alla “satira”, ma l’impiego di questo concetto non è stato ancora esaminato in modo dettagliato e sistematico. Ricorrendo ad esempi selezionati, nell’articolo si mostra come gli elementi satirici siano una componente …
Le Rane risalgono al gennaio del 405: riportarono uno strepitoso successo, né solo sugli altri concorrenti, in verità mediocri. Fu eccezionalmente decretata una nuova rappresentazione della commedia, seduta stante, si deve immaginare, Era piaciuta per la bontà della sua Parabasi: i consigli che vi forniva, in breve temp…
L'analisi vuole concentrarsi sugli effetti teatrali che l'immaginario della divinazione genera nella scrittura plautina, mostrando come a tale presenza vada riconosciuta la giusta produttività nella verve del Sarsinate.
Il traduttore di un 'opera teatrale, più di qualsiasi altro, è una sorta di secondo autore, Come fornitore di parole sceniche, il suo modo inevitabilmente ( e la sua discrezione) trascorre da quello di mediatore a quello di interprete...
Il contributo si interroga sul vero nome del personaggio del seruus rusticus, indagandone l’esistenza nei manoscritti rilevanti per la constitutio textus. Poiché all’interno dei versi della commedia il servo non viene mai appellato con un nome – truc…
Nella conclusione del monologo di Medea, spicca una aguzza, disperata (ma anche disperante) punta. Focalizza un contenuto di coscienza inusuale, se non rivoluzionario: prospetta ?na lucida, all'apparenza contraddittoria definizione dell'umano comportamento, finora ignoto, non soltanto alla tragedia. Che si tratti del primo…
L’articolo contiene uno studio sul problematico v. 749 del Truculentus di Plauto. Grazie ai lavori di Jacobsohn (1904), noi oggi possiamo rivalutare una congettura di Pietro Valla (1499) che permette di leggere il verso in una forma più vicina a quella tramandata dai manoscritti e…
Con il medesimo titolo, ho pubblicato di recente1 un intervento, sul tormentato Eur. Med. 1078-80. Mi proponevo un duplice scopo: di riscattare il notorio «monologo» da espunzioni, totali o parziali, di chiarirne la conclusione, in realtà intrigante se non oscura. La stessa Corifea immediatamente protesta contro siffatta s…
Se già nella prima metà del Quattrocento lo studio delle otto commedie di Plauto poteva considerarsi pressoché concluso, quello delle dodici, da poco riscoperte, dovette essere condotto in maniera non semplice e non priva di difficoltà, tenendo conto delle problematiche legate alla…
Nel gennaio del 2018 l’Università degli Studi di Palermo, il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo, il Parco Archeologico di Segesta e il Comune di Calatafimi Segesta hanno promosso, con la firma di un protocollo d’intesa, l’istituzione del Centro internazionale di studi e di ricerca sul t…
L’intervento analizza l’atto linguistico dei complimenti nelle commedie di Plauto e ne studia il contributo all'espressione della cortesia linguistica, tenendo conto della loro struttura linguistica, delle loro funzioni comunicative e della loro distribuzione di genere. I com…
È possibile parlare di Medea come di un ‘mostro’? Ed eventualmente in che misura? Nel tentare di rispondere a queste domande, il presente contributo si concentrera' sulle strategie rappresentative messe in atto nella Medea di Euripide, nella Teogonia di Esiodo e in un episodio delle Argonautiche di …
L’obiettivo di questa relazione è l’analisi dei versi finali delle commedie plautine, specie in rapporto a quei casi in cui l’autore non segue la formula abituale di saluto (spectatores, plaudite!) e negozia la chiusura della rappresentazione ricorrendo a strategie di…
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