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Stefano Mazzoni,
L'Olimpico di Vicenza

Dalla quarta di copertina:
Questo libro ricostruisce e interpreta la storia del teatro Olimpico di Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi, dando vita a un quadro multilineare di storia della cultura (teatrale e non) fondato sulla critica delle fonti e sull’analisi contestuale tesa a ricollocare l’edificio nel milieu in cui fu ideato, realizzato e vissuto nei tempi lunghi della storia. 

Lo si ripropone per la grande richiesta proveniente dal mondo degli studi. Indagini di prima mano svelano le vicende tra Cinque e Settecento di uno dei teatri più illustri e affascinanti dell’architettura europea, mettendo in valore i meccanismi autocelebrativi di trasmissione della memoria storica cari ai committenti, gli accademici Olimpici di Vicenza. Il gusto per l’inedito risolve definitivamente, per via documentale, annose questioni architettonico-scenografiche, quali la paternità scamozziana delle scene prospettiche o la controversa datazione dell’Odeo. Particolare attenzione è data alle forme dello spettacolo: dalla memorabile drammaturgia a più mani dell’Edipo tiranno che inaugurò la sala nel 1585 all’insegna dell’asburgica idea d’impero, al ruolo di Battista Guarini e alla sua collaborazione con l’ Aleotti, sino al mal noto capitolo delle rappresentazioni all’Olimpico in età barocca.

volume 2 – Edizione digitale a cura di G.B.Palumbo & C. Editore – Divisione Digitale.


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