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Dossier Medea – Premessa

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Giusto Picone


Abstract 

Nel gennaio del 2018 l’Università degli Studi di Palermo, il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo, il Parco Archeologico di Segesta e il Comune di Calatafimi Segesta hanno promosso, con la firma di un protocollo d’intesa, l’istituzione del Centro internazionale di studi e di ricerca sul teatro antico Progetto Segesta, che opera presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche e si avvale di un comitato scientifico del quale è coordinatore Giusto Picone, referente del progetto per l’Ateneo; ne sono componenti Angela Maria Andrisano (già Università di Ferrara), Salvatore Tedesco e Rosa Rita Marchese (Dipartimento di Scienze Umanistiche – Università di Palermo), Rossella Giglio (archeologa, direttrice del Parco Archeologico di Segesta), Agata Villa (archeologa, già direttrice del Parco Archeologico di Segesta), Giancarlo Sammartano (direttore di Fondamenta/La Scuola dell’attore – Roma), Nicasio Anzelmo (direttore artistico del “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache”), Nuccia Placenza (docente del Liceo Classico di Alcamo). Il Centro Studi si qualifica come polo di ricerca scientifica e di alta formazione sulla drammaturgia greca e latina e si propone di privilegiare l’interazione tra indagine testuale, teatrale, archeologica, antropologica e sperimentazione scenica. Questa finalità è alla base del ciclo di seminari, di lezioni e di conversazioni di scena I volti di Medea, svoltosi a Palermo dal marzo al luglio 2018 e che ha avuto quali interlocutori e destinatari studiosi del teatro classico, moderno e contemporaneo, archeologi, operatori teatrali, docenti della scuola secondaria, studenti dei Corsi di Studi di DAMS, Lettere, Italianistica, Musicologia e Scienze dello spettacolo, Studi filosofici e storici, Scienze filosofiche e storiche dell’Università di Palermo, nonché allievi della scuola secondaria. 

Pubblichiamo in questo dossier le relazioni tenute da Laura Auteri, Annunziata Miriam Biancucci, Pietro Li Causi, Rosa Rita Marchese, Giuseppe Pucci, Giancarlo Sammartano, Lavinia Scolari, cui si aggiunge per affinità tematica il saggio di Paolo Isotta.


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