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L’opera di Antigone. Messa in scena del Laboratorio di Teatro Classico Istituto “Don Bosco – Villa Ranchibile”, Palermo

DEM2012110518

Myriam Leone, Gianpaolo Bellanca


Abstract 

Lo spettacolo L’Opera di Antigone è stato realizzato dal Laboratorio di Teatro Classico dell’Istituto “Don Bosco Ranchibile” di Palermo e vi hanno preso parte 50 studenti del liceo, diretti dal regista Gianpaolo Bellanca. Lo spettacolo, a partire dall’omonima tragedia di Sofocle, colloca la vicenda di Antigone e degli ultimi discendenti della casa tebana all’interno di una forma artistica specifica dell’eredità culturale siciliana: l’opera dei pupi. Per questa ragione, il dramma viene narrato da quattro aedi che, nella nostra rappresentazione, hanno l’aspetto di cuntastorie siciliani e che, in quanto tali, parlano prevalentemente in dialetto, alternando parti eseguite secondo le modalità del cunto con altre forgiate su ritmi e filastrocche della tradizione popolare. I guerrieri greci si muovono con le movenze e la rigidità caratteristiche delle marionette dell’opera dei pupi e a quest’ultima è ispirata anche la scenografia. Per rendere più completa la narrazione delle vicende, la versione sofoclea è stata arricchita da alcune scene tratte dai Sette contro Tebe di Eschilo, dalle Fenicie di Euripide e dall’Edipo a Colono dello stesso Sofocle. La traduzione, le coreografie e le musiche dello spettacolo sono tutte composizioni originali, e queste ultime vengono eseguite dal vivo da un violoncello, un flauto traverso e diverse percussioni.


The play The Opera of Antigone has been staged by the Classical Theatre School of “Istituto Don Bosco Ranchibile” of Palermo: it involved 50 students of our High school, directed by Gianpaolo Bellanca. Inspired by Sophocles’ drama, our performance depicts the story of Antigone setting it in a very specific ethnic tradition, the Sicilian marionette theatre, or Opera dei pupi. For this reason the events hat befall Oedipus’ daughter and the Theban house are told by four aedos (ancient Greek singers) that in our performance are represented by four cuntastorie (Sicilian storytellers) who speak mainly dialect. They also and alternate between two narrative techniques: part of the narration follows the rhythm of the Sicilian cuntu, part that of traditional rhymes and songs. Even the Greek warriors move like real marionettes of the Opera dei pupi theatre, which also inspires the set design. Sophocles’ plot has been mixed with some scenes from Aeschylus’ The Seven against Thebes, from Euripides’ The Phoenissae and from Sophocles’ Oedipus at Colonus. In our performance, the text translation, choreographies and music are all original and the music is performed live by young musicians who play cello, flute and percussions on stage.


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