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Eupolis atque Cratinus Aristophanesque poetae

FORMEN DES KOMISCHEN IM 5. JAHRHUNDERT V. CHR

DEM2013119119

Bernhard Zimmermann


Abstract 

I Cavalieri, la commedia rappresentata da Aristofane nel 424 a.C., si prestano in modo particolare a realizzare quel dialogo agonale che i commediografi conducevano allo scopo di ottenere l’apprezzamento del pubblico. Nel presente contributo si mostra come Cratino, il più anziano rivale di Aristofane, riprende nella Damigiana(Pytine), dell’anno 423, la critica espressa alla sua persona e alla sua creatività nella parabasi dei Cavalieri, e porta a compimento la propria poetica. Aristofane, per parte sua, sviluppa nei Cavalieri la forma della ‘commedia trasparente’ elaborata da Cratino nel Dionisalessandro e nella Nemesi, che verrà poi nuovamente ripresa da Eupoli nel Maricante


The Knights, a comedy staged by Aristophanes in 424 B.C., is especially representative of the competitive form of debate engaged by comic poets in order to win the appreciation of the audience. This contribution shows how, in 423 B.C., Cratinus’ Wineflask (Pytine) fulfils his own poetry through the same criticism which the parabasis of the Knights addresses towards Cratinus himself. Aristophanes’ Knights, for its part, develops the theme of ‘transparent comedy’ invented by Cratinus himself in the Dionysalexandros and in the Nemesis, later reconsidered by Eupolis’ Maricas as well.


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